giovedì 20 luglio 2017

Quote of the Day #1


Jonathan Coe - La Casa del Sonno

Dopo aver terminato la lettura, ho capito che Instagram non sarebbe bastato per dirvi tutto quello che penso su questo libro, quindi eccomi qua a prendermi del tempo, come davanti ad una tazza di tè, per raccontarvi ogni cosa!
La prima che ho da dirvi, come raccomanda nella primissima pagina l'autore, è che:

- I capitoli dispari di questo romando sono ambientati per la maggior parte negli anni 1983-84
- I capitoli pari sono ambientati nelle ultime due settimane del giugno 1996

Si parte preparati verso una lettura che dovrebbe saltare di capitolo in capitolo dal passato al futuro, dal futuro al passato, e così è, ho sempre pensato che la capacità di mescolare bene le due cose fosse un po' ostica, complicata e piena di ostacoli, quindi immaginate la mia contentezza quando, dopo i primi 3/4 capitoli, ho capito che non solo Jonathan Coe ci riesce alla grande, ma lascia il lettore sul filo del rasoio in attesa di riprendere da dove era rimasto, in alcuni momenti avrei voluto leggere tutto il passato insieme o tutto il futuro, ma sono talmente e fittamente mescolati bene, che senza uno, proprio come nella nostra vita, non esisterebbe l'altro.
Detto questo che a parer mio è il punto forte di questo libro, vediamo insieme un po' di trama e qualche personaggio di questo libro.
Il primo protagonista, per come ci viene presentato è il luogo dove tutto si svolge "Ahsdown" una costruzione "enorme, grigia e imponente" che sorge su un promontorio, a una ventina di metri dalla viva parete della scogliera. L'autore fa una bellissima descrizione iniziale di questo edificio, in passato era una residenza ma vent'anni dopo era stata acquistata dall'università ed adibita per l'alloggio di una ventina di studenti.

" Le camere più abitabili erano assiepate tra il primo e il secondo piano, a picco sul mare, inondate durante il giorno da una gelida luce solare. Al pianterreno la cucina dal soffitto basso, lunga e a forma di L, aveva soltanto tre piccole finestre ed era avvolta in un'ombra perenne. La spoglia bellezza di Ashdown sfidava gli elementi e mascherava il suo essere sostanzialmente inadatta all'insediamento umano. [...] ora ospitava un paio di dozzine di studenti: una popolazione mobile e cangiante come l'oceano disteso ai suoi piedi e proteso nell'orizzonte, di un verde malsano e agitato da pena infinita"

Nei capitoli del passato quindi, vedremo Ashdown nei panni di una casa studentesca, piena di disordine, vitalità, amore e odio nel futuro invece è una clinica specializzata nella cura dei problemi legati al sonno, austera, dove vige la disciplina e anche una risata è mal vista.
Questo è il luogo dove si intrecciano le trame, non potevo che considerarlo il più importante tra i protagonisti.
Tornando alle persone invece, c'è Sarah, che sin dalle prime pagine vi renderà partecipe delle sue paranoie, narcolettica e cataplettica, in un epoca in cui in Inghilterra ancora non si sapeva molto sulle malattie legate al sonno, Sarah è una ragazza strana, di una bellezza particolare, che in pochi colgono, troppo attenti a non starle troppo vicino.
La vita di Sarah, almeno inizialmente, è legata a quella di Gregory, su di lui, ho deciso di dirvi solamente che lo detesterete, sin dall'inizio, non ci sarà neanche una riga in tutto il libro in cui vi starà simpatico o semplicemente indifferente...aimè è impossibile!
Gregory è pazzo, ossessionato dal sonno e dalla perdita di tempo che esso comporta, è un personaggio complessivamente mono-argomento, viscido e detestabile come pochi, non è facile creare personaggi insopportabili, lui non diventa mai buono anzi da pagina 1 a pagina 305 potrete assistere ad un escalation di follia che vi lascerà basiti!
Sempre nelle prime pagine compare il buon Robert, mi sono innamorata di lui immediatamente, seppur non ci venga descritto proprio nei dettagli, me lo immagino un bonaccione alto, con i capelli scuri, magari quel filo di barba attorno a delle bellissime, bellissime labbra.



"Presa da questo movimento, trasalì udendo una voce maschile che diceva: "Ma insomma, dove lo tengono il caffè?", e diede uno strillo breve e acuto voltandosi di scatto. L'uomo girò l'angolo, la vide e fece un passo indietro. "Scusami. Pensavo mi avessi sentito." "No, non ti avevo sentito," disse lei. "Non volevo spaventarti." Aveva un viso gentile: questa fu la prima cosa che Sarah notò."
L'ultimo personaggio che vi presenterò è Terry, amico di Robert e poi anche di Sarah, inizialmente un noioso ragazzo fissato con il cinema da tutti ritenuto insopportabile per il suo modo di porsi, una sorta di superiorità e la convinzione di avere tra le mani la verità suprema, all'inizio potrebbe veramente infastidirvi, ma poi man mano che la trama si mescola, imparerete a conoscerlo meglio e un pochino gli vorrete bene. La sua particolarità è che passa da un adolescenza passata a dormire 14 ore al giorno nel fuggente tentativo di vivere, ricordare, assimilare i suoi sogni particolarmente belli, e arriva ad un'età adulta dove soffre di un'insonnia tale da non dormire mai.

Trama, luogo, alcuni personaggi, vi ho raccontato il possibile per non svelarvi una virgola di quella che è una trama davvero piena di colpi di scena sino all'ultima pagina, è riuscita ad appassionarmi, avrei voluto altre centinaia di pagine in cui perdermi tra le storie dei personaggi, avrei voluto altri mille colpi di scena o altri mille particolari che collegassero un personaggio ad un altro!
E' scritto bene, benissimo, vi terrà con il naso in mezzo al libro sino a che la vostra voglia di sapere non giungerà al termine, sino a che non avrete soddisfatto al 100% la vostra sete di curiosità.
In poche parole consigliatissimo, con il cuore.
 
Titolo: La Casa del Sonno
Titolo originale: The House of Sleep
Autore: Jonathan Coe
Traduttore: Domenico Scarpa
Editore: Universale Economica Feltrinelli
Formato: Tascabile
Pagine: 306
Prezzo: 9,50€
Isbn: 9788807881404
L' Autore
Jonathan Coe è nato a Birmingham nel 1961, si è laureato a Cambridge e a Warwick, vive a Londra. Ha scritto tre biografie (di Humphrey Bogart, James Stewart e B.S. Johnson) e numerosi romanzi. Con Feltrinelli ha pubblicato: La famiglia Winshaw (1996), La casa del sonno (1998; audiolibro Emons-Feltrinelli, 2013), L’amore non guasta (2000), La banda dei brocchi (2002), Donna per caso (2003), Caro Bogart. Una biografia (2004), Circolo chiuso (2005), La pioggia prima che cada (2007), Questa notte mi ha aperto gli occhi (2008), I terribili segreti di Maxwell Sim (2010), Come un furioso elefante. La vita di B.S. Johnson in 160 frammenti (2011), Lo specchio dei desideri (2012), Expo 58 (2013) e, nella collana digitale Zoom, V.O. (2011).